C'è tutta la tradizione del saper fare e della passione ceramica nei manufatti delle aziende del Vietri Ceramic Group. Tre secoli di esperienza e di eccellenza, tramandati di generazione in generazione dalla famiglia De Maio-Cassetta, che continuano ancor oggi negli opifici della Ceramica Francesco De Maio, per promuovere la cultura, la tradizione e l'arte vietrese attraverso l'uso di antiche tecniche di lavorazione che rendono uniche e prestigiose queste ceramiche.


 Dal 1494

Nel Medioevo e nell'epoca moderna, dopo l'applicazione dei due sussidi fondamentali: la ruota e il forno, l'attrezzatura dell'arte non ha subito, sino ai tempi recenti, modificazioni sensibili. La ruota del vasaio dei tempi faraonici e bibblici è sostanzialmente identica a quelle delle officine del nostro Rinascimento, anzi all'istrumento impiegato dall'attuale "torniante". Occorre pertanto arrivare al secolo XV per avere una documentazione sicura dell'industria del cotto a Vietri.

I documenti ci danno notizie di diversi maestri ceramisti che aprirono le loro botteghe a Vietri dalla fine del '400. La produzione di questo periodo era abbondante in relazione ad una domanda sempre crescente: si limitava però ancora a vasellame ed utensili vari, anche se non mancava una produzione più ricercata (decoro a penna di pavone) come ci attesta un documento del 1558.
Tra i primi maestri di cotto della fine del '400 e degli inizi del '500 si ricordano i Cassetta, cognome ininterrottamente legato alla ceramica. Difatti essi posseggono fornaci già nel '400. E nel '400 la produzione di ceramica era abbondante in relazione ad una domanda sempre crescente. Venivano prodotti utensili da cucina e contenitori, per la maggior parte non smaltati, per gli usi comuni.
Il 3 ottobre 1494 il Maestro di cotto Matteo Cassetta vende a Franceschetto Longo cinquanta lancelle "per riporvi olio". Il 5 giugno il Cassetta si trasferisce a Napoli dove fitta una bottega di più vani in "Piazza dei Canali" di proprietà di Giulia Vassalli per fabbricarvi vasi di creta;

Cassetta Giovan Battista, maestro di cotto: nel 1500 prende a discepolo Geronimo Carola di Maiori per lavorare la "greta" per la faenza che aveva a Vietri; nel 1501 prende a lavorare nella sua arte di Enza Guglielmo de Lia, di Buccino;

nel 1502 prende a lavorare nell'arte medesima Marino Federico, di Rocca d'Aspide .
Giuseppe Cassetta nasce a Vietri sul Mare nel 1894 e, ancora bambino, lavora con il padre Biagio Cassetta e gli zii Antonio e Giovanni Tajani, titolare della fabbrica "Tajani".
Dopo la prima guerra mondiale torna a Vietri riprende a lavorare dallo zio, poi presso la manifattura "Avallone" e quindi alle dipendenze della ditta "Cioffi".
Nel 1927, in seguito a contrasti con il proprietario, cav. Cioffi, passa alla "ICS" di Max Melamerson.
Qui lavora, fino al 1942, accanto agli artisti della scuola tedesca Richard Dölker, Margarethe Tewalt e con Giovannino Carrano, i fratelli Vincenzo e Salvatore Procida, Guido Gambone ed altri.
In quegli anni conosce Giò Ponti che verso la fine degli anni quaranta gli commissiona alcuni disegni per piastrelle. Nel 1944 Giuseppe Cassetta apre una sua fabbrica, la "Ceramica Artistica Cassetta" (C.A.C.), in località Fontana Limite, sulla Costiera Amalfitana, dove continua il suo lavoro sino al 1962, quando all’età di 68 anni decide di ritirarsi.

Nel 1951 presenta alcuni suoi lavori, tra cui un servito da caffè, alla Mostra dell'Artigianato di Firenze.
- Il ceramista vietrese Biagio Cassetta, padre di Giuseppe Cassetta, lavora, Tra la fine dell'Ottocento e gli anni Quaranta del Novecento circa, presso la manifattura "Tajani" già di proprietà di Antonio e Giovanni Tajani, genero del Cassetta, con la qualifica di decoratore.
- Vincenza Cassetta, figlia del ceramista vietrese Giuseppe, dopo gli anni della formazione presso la manifattura del padre conosce e sposa il ceramista Francesco De Maio, erede anch’egli di un’antica tradizione di famiglia della lavorazione del cotto a mano tra le cave d’argilla di Ogliara.
Così, attraverso i secoli e tramandando di padre in figlio questa tradizione ceramica, si giunge ai giorni nostri con Vincenza Cassetta e Francesco De Maio, Il matrimonio tra i due è stato una sinergia tra storiche famiglie ceramiste che ha dato vita, nel 1963, alla prima delle loro aziende la Ceramica di Vietri Francesco De Maio. L’azienda è stata la realizzazione di sogno che voleva essere, e vuole ancora, tramandare e tenere in vita il patrimonio culturale, artistico, artigianale della ceramica vietrese. Dalla sua fondazione sono oramai trascorsi più di cinquant’anni. Oltre cinquantanni di storia di ceramica, di storia di passioni per il decoro, di cultura vietrese, di amore per il fatto a mano, ma anche di storia di famiglia che continua ...